Vi è mai capitato di restare paralizzati davanti ad un quadro o affascinati da un’istallazione? A me spesso, così tanto che a volte mi rendo conto solo dai colpi di tosse dei visitatori vicino a me che sto occupando la visuale. Ho sempre pensato che l’arte non è solo “comunicazione” ma anche una lente attraverso cui osservare il mondo e proprio qualche sera fa parlavo con uno dei miei amici startupper sul fatto che artisti e imprenditori condividano molte cose: la realtà della visione, l’esigenza della “creazione”, il grado di rischio e incertezza che il prodotto finale comporta davanti al pubblico.
A quanto pare a dirlo non sono solo io ma anche Jack Dorsey così ho pensato di estrapolare alcuni quote fra i miei preferiti che possono essere d’aiuto agli entrepreneur.
1) Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione. E quel che mi consola ancora è che non smetto mai di osservare – Edgar Degas
Strano ma vero il pittore delle angeliche ballerine era un uomo alla continua ricerca della perfezione. Riuscire a riprodurre su tela il movimento che una danzatrice esegue in una frazione di secondo richiede tempo e studio attento, perseveranza e costanza esattamente come nella fase iniziale dello studio di mercato
2) Si deve creare costantemente scompiglio: ciò mette in moto il processo creativo. Tutto ciò che genera contraddizione è sinonimo di vita – Salvator Dalì
Il buon Dalì non sapeva che ciò che lui chiamava con “scompiglio” altro non è che il cosiddetto brainstorming. Questo spiega anche come mai in un ambiente in cui tutte le persone provengono da simili esperienze è difficile essere più originali. Soluzione? Circondatevi di collaboratori “variegati”.
3)Ogni parte di un insieme deve essere proporzionato all’insieme – Leonardo da Vinci
Ovvero utilizzare la giusta misura sia nella composizione del team sia nel tempo da dedicare alle varie attività. E’ vero: fare networking e presenziare agli eventi sono omenti importanti ma privilegiare solo questi aspetti rischia di non far funzionare all’atto la vostra idea. Quindi mettetevi a lavoro anche se questo significa magari saltare un aperitivo o una conferenza.
4) Sono costretto a continue trasformazioni, perché tutto cresce e muta. Insomma, a forza di trasformazioni, io seguo la natura senza poterla afferrare. Ad esempio il fiume: un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente – Claude Monet
Esattamente come l’acqua in cui si specchiano le ninfee di Monet anche la società e il web sono perpetuamente mutevoli. Un’ applicazione che oggi ci sembra indispensabile domani diventa obsoleta. Un’idea che ha del potenziale se non viene colta nell’attimo rischia di diventare un fallimento. Qual è il segreto? E’ un po’ come quello del vino: scegliere le materie prime migliori, lavorarle con passione e aspettare il giusto momento per gustarle.
5) Ogni atto di creazione è prima di tutto un atto di distruzione – Pablo Picasso
Questa frase l’ho letta per la prima volta sul muro dell’esposizione tenutasi a Milano qualche tempo fa. Mi ha colpito: non avevo mai pensato a Picasso come uno intento a accartocciare fogli, scarabocchiare con insoddisfazione tele o disegnare per decine di volte lo stesso soggetto. In genere pensiamo che l’artista crei alla maniera mozartiana: per pura ispirazione divina e senza nessuna incertezza. Ma la realtà è che il processo di ideazione assomiglia molto di più agli spartiti di Beethoven pieni di cancellature, correzioni e variazioni. Non abbiate paura quindi di cambiare idea, di modificare aspetti o definire ulteriori dettagli.
6) Faccio sempre ciò che non so fare per imparare come va fatto – Vincent Van Gogh
Pensare che queste siano le parole di uno dei mostri sacri dell’arte fa un po’ riflettere: immaginare Van Gogh che si esercita in qualcosa di estraneo all’arte fa decisamente sorridere. Ma dietro questa frase traspare una realtà innegabile: se si vuole non si finisce mai di apprendere e di nutrire il proprio cervello con nuovi stimoli e questo per un founder è un’aspetto importantissimo da sviluppare
7) La vita è troppo breve per prendersela per uno stupido errore – Andy Warhol
Non faceva lo startupper Andy Warhol ma sapeva benissimo che drammatizzare su un fallimento non avrebbe giovato. Se la startup non ha successo, se nessuno sembra disposto a prestarci ascolto è il caso di fermarsi a fare delle considerazioni. Ben venga la voglia di capire dove e perché abbiamo sbagliato, ma che questo sia solo il punto di partenza per migliorare il prodotto finale.