Facebook verified Pages e Twitter Tv advertising: tutte le novità da non perdere


Era un pezzo che il signor Zuckerberg se ne stava in silenzio nel suo quartier generale senza far parlare i media. Ed era anche un po’ che si vociferava di imminenti novità su Twitter. Ecco, nel giro di poche ore, si sono scoperte le carte di entrambi.  Forse per non lasciare spazio al concorrente e bloccare sul nascere eventuali vantaggi competitivi le due notizie sono state date a breve distanza l’una dall’altra. Ma andiamo con ordine e vediamo le novità che ci riserveranno nelle prossime settimane i due più importanti social network.

Twitter: in arrivo Lead Generation Cards e Tv Targeting per Advertisers. Nuove opportunità quindi per il mondo dell’advertising sempre più legato alla televisione e all’uso del doppio schermo.

tvitter

Il fine del Lead Generation Cards sembrerebbe quello di creare un filo diretto fra aziende e utenti: basterà semplicemente espandere il tweet e compilare un form tramite il quale ricevere gli aggiornamenti del brand che ci interessa e che, sono sicura, riguarderanno anche promozioni molto più targetizzate. Per quanto riguarda il Tv Targenting consentirà ai promotori di ottenere in tempo reale dati sui telespettatori,che si sa amano fare livetwitting dei programmi. La pubblicità acquisirà  dunque una dimensione decisamente più interattiva e mirata e probabilmente invasiva.

mark

Facebook: arrivano le pagine verificate.  Sulla scia degli account Twitter per i quali si può essere piuttosto sicuri dell’identità del proprietario ecco arrivare le pagine verificate anche su Facebook. Dall’annuncio si legge che inizialmente saranno disponibili solo per pagine di celebrity e personaggi pubblici, quindi con grandi numeri di fan e solo in seguito la verifica sarà applicata anche ai profili personali. Inoltre non sarà possibile da parte degli utenti, la richiesta di verifica, almeno per adesso.

Sorgono ovviamente i primi dubbi: in base a cosa le pagine verranno verificate? Come si potrà realmente conoscere l’identità del gestore? Chi garantisce la giusta forma di comunicazione? Quali sono le responsabilità a cui l’eventuale community manager va incontro? Tutti dubbi leciti e che prima o poi Mark dovrà chiarire.

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