Nei mesi scorsi ho visto spesso sul web articoli e post che parlavano di GoldenPoint, l’azienda italiana che licenziando oltre 300 operaie ha deciso di decentralizzare la sue attività produttive in Serbia. La cosa mi aveva già molto colpito: questo inverno, dopo aver letto quanto riportavano le testate di informazione, ho evitato di acquistare capi e prodotti di questo marchio ( che tra l’altro non è proprio economico e che non riscuote nemmeno il mio indice di gradimento!).
Ieri notte, grazie al sempre attivo Riccardo di MySocialWeb, ho avuto il dispiacere di riscontrare l’attività di censura fatta sulla pagina Facebook dell’azienda. Molti utenti, con chiaro intento provocatorio, hanno infatti scritto le loro opinioni in merito alla politica aziendale, al loro netto disappunto e anche alla loro intenzione di non acquistare più capi o costumi. Oggi questi commenti sono totalmente spariti. Al loro posto c’è un messaggio che recita
i commenti non sono riferiti al prodotto. Rispettiamo ogni opinione, ma i commenti fuori tema violano il nostro community manifesto (https://www.facebook.com/goldenpointonline/app_103822229704881)
Per i commenti off-topic, ovvero non riferiti al prodotto,siamo sempre disposti al dialogo, ma negli spazi dedicati. Se vi fa piacere continuare la discussione, contattateci attraverso messaggio privato:vi indicheremo lo spazio di discussione dedicato in cui troverete le risposte alle vostre osservazioni.
Messaggio privato. Si avete letto bene. Come a dire: i panni sporchi si lavano in famiglia. Quello che forse le grandi aziende non hanno capito è che il web non è il luogo dove sparare a zero la loro pubblicità semmai è il posto in cui ci si deve preparare alle critiche (positive, costruttive o negative che siano!) degli utenti, a soddisfare le loro richieste, a fornire spiegazioni adeguate a situazioni a tasso altamente emozionale come quella di 300 donne disoccupate che quest’estate difficilmente riusciranno a riempire il frigorifero se non solo con l’acqua del rubinetto.
Per parte mia ho deciso di mantenere fede alla mia promessa. Non acquisterò nulla da GoldenPoint e riutilizzerò i costumi dell’anno passato. E siccome il costume è un “accessorio superfluo” posso anche decidere di dirottare i miei quattrini verso un’acquisto più sostenibile ( pensavo di prendere qualcosa dal sito di Ecobottega 100% italiano) Ma se siete particolarmente creative vi invito a guardare questi due video su come creare un bikini da un paio di leggins e come creare un bikini da una maglietta. E’ un modo semplice economico ed ecologico di riciclare … e poi volete mettere il gusto di dire ” Questo l’ho fatto io!” ??
PS. Se volete seguire il mio hashtag di protesta su Twitter è #meglionudacheGoldenPoint











