Non si può dire che la settimana sia cominciata in sordina. A poche ore dall’apertura della Social Media Week c’è già chi chi analizza il flusso dei tweet, crea Storify (questo di Telecom è davvero completo) e si complimenta per lo streaming e il live tweeting del Social Media Team che consentono anche ai più lontani di partecipare agli eventi a distanza.
Insomma: non servirà arrivare alla fine della settimana per capire che questa è davvero un’occasione ricca di opportunità sia per conoscere che per fare networking. Ho apprezzato particolarmente il fatto che alcuni relatori abbiano apertamente detto in chiusura di conferenza “resterò qui ancora per un po’ per rispondere alle vostre domande!” e non siano fuggiti, quasi timorosi di un approccio con il pubblico che in alcuni casi per mancanza di tempo è venuto meno.
Ieri oltre alla cerimonia d’apertura sono riuscita a seguire ben due eventi. Intorno all’ora di pranzo il panel su Social Media & Food ha coinvolto alcuni dei nomi più noti del social cooking italiano per spiegare come cambia il rapporto con la cucina, gli chef e il cibo. Mi si consenta il gioco di parole se dico tanto fumo e niente arrosto: perché di cibo ovviamente nemmeno l’ombra. In compenso acceso è stato il dibattito su Instagram e sul fatto che, con la condivisione globale in tempo reale e i check-in molti cuochi si lamentino dell’effetto mancata sorpresa e i clienti della mancata privacy. Se vi ho incuriosito potete leggere qui un post di Ilaria De Filippo che ne parla più approfonditamente
Il secondo appuntamento dal titolo“Power to Social Media Lovers! Monetizzare con l’E-Commerce, tra Social e Blog” si è svolto presso uno Urban Center affollato, indice del gran numero di persone interessate all’argomento. Ad aprire i lavori Alberto D’Ottavi di Blomming che, dopo un breve profilo del consumatore digital medio, ha ceduto il microfono a Francesca Ianiro di Socialbakers che ha illustrato quanto potenziale ci sia dietro l’Italia social. Anche una piccola azienda come Jeckerson è intervenuta a portare la propria esperienza : Antonio Tombolini ha parlato della possibilità di uso dei social anche come strumento di testing per capi d’abbigliamento.
A concludere su un argomento a me molto caro Francesca Masoero di Stream! Magazine che con un rapido excursus ha illustrato le startup vincenti che si sono ritagliate grazie ai social una interessante fetta di mercato in crescita. Infine il progetto Blomming, ovvero la startup italiana che consente di guadagnare condividendo online nel proprio shop gli articoli che più ci piacciono e ottenendo una commissione sul venduto. Semplice, facile e molto social grazie alla possibilità di embeddare il corner shop con profili Facebook e account personali. Insomma: molte informazioni da cui prendere spunto per eventuali idee innovative o di partnership. Se volete saperne di più questo è l’ articolo sul sito ufficiale della Social Media Week.
Se vi state mordendo i gomiti perché non potete partecipare ricordate che potete seguire gli eventi anche in streaming grazie a Telecom Italia. E se volete portarvi a casa un pezzettino di Social Media Week non perdete di vista l’account ufficiale su Twitter: le dita più veloci possono vincere la tshirt ufficiale.