Come state messi a memoria fotografica? Bene? Male? Così così?! Poco importa! Quello che conta, e che la maggior parte di noi conosce fin da quando suggeva il pollicione è l’adagio
Un’ immagine vale più di mille parole
Caso eclatante di questi giorni è il dipinto Ecce Homo di Borja che dopo un (coff coff!) restauro di un’arzilla ottantenne è diventato una vera e propria star con tanto di fans su Facebook e meme che dilagano come quelli che ci sono qui sotto (a proposito! Se volete crearne uno anche voi eccovi il memegenerator)
Le copie in questo caso si sprecano, sono divertenti e il risultato è a dir poco virale ma... cosa accade quando la stessa fotografia viene usata per due campagne pubblicitarie? A me è capitato di riscontrare ben due casi in meno di 24 ore! Una coincidenza o il segnale di mancata di creatività e scarsa ricerca? Ecco cosa è accaduto.
Navigando on line mi sono imbattuta in questa immagine a corredo di un articolo sulla capacità della scienza di usare la tecnologia per rubare i segreti personali. Nulla di strano: una ragazza (molto simile a Rihanna!) con un aggeggio in testa a metà fra un massaggiatore e un paio di cuffie di ultima generazione
Ma fate attenzione a quest’altra figura…
L’avete riconosciuta!? Esatto! E’ proprio la stessa ragazza! Anzi, la stessa fotografia, modificata quel poco che basta per adattarla allo scopo. Nel secondo scatto manca però l’aggeggio tecnologico e la gigantografia campeggia sulla parete di un negozio di estetica e coiffeur per invitare le clienti a provare un taglio proprio come quello di … Rihanna!
Da icona di stile e musica pop a lobotomizzata il passo è breve! E spulciando sul web ne ho la conferma. Quella fotografia è uno dei tagli di capelli più famosi dalla giovane cantante delle Barbados, riprodotto in tutto il mondo su migliaia di testoline di adolescenti e diventato simbolo del boyish style (come si legge qui!). Insomma… non è certo un file jpg qualsiasi!
Io l’unico taglio che farei è quello sulla testa dell’incauto grafico che ha pensato di usare come testimonial del “ciucciapensieri” un volto ( o meglio, uno scalpo!) tanto noto. Qualsiasi essere in età da brufoli ed MTV sarebbe in grado di svelare il misfatto con gridolini e strepiti e chiedere la pubblica gogna per lo sciagurato.
E’ sempre bene quindi, quando si utilizza una fotografia, accertarsi della pertinenza dell’immagine oltre che della qualità.
Scusante a suo favore? Gli appassionati di tecnologia in genere non sono molto interessati alle mode del momento, figuriamoci alle tendenze da parrucchiere!
Nonostante la modella non sia Rihanna, trovo interessante l’articolo e di come riesci a partire da un argomento, in genere di interesse, per arrivare a parlare di altro, ma tutto sempre in maniera puntuale e coerente. Tu parli di grafico, ma io parlo di persona incauta che ha eseguito il papocchio, il titolo di grafico bisogna guadagnarselo.
Condivido il complimento di Matteo e straconfermo la considerazione che non si tratta di un “grafico”… Osservo con amarezza quel logo da quando hanno messo su l’insegna. Tu (globalizzata) hai colto la foto (scopiazzata/rubata/ritagliata) ma se giri con più attenzione per Giarre (provincia di Catania… specifico per i tuoi lettori) noterai anche il logo gemello nel lettering, e nell’idea… e non è stato fatto per un’azienda gemella ma per una compagnia di assicurazioni!!!
Immagine che noi abbiamo usato per pubblicizzare una gioielleria di Catania è stata usata in un’insegna di un paesino di Catania per un centro estetico (o roba del genere…).
Alla fine, scopriamo che è stato il nostro cliente a “offrire” l’immagine all’altro, perché un parente! Contenti loro.
ma questo è puro delirio!!!
Già!