Che stamattina fosse giornata di meditazione l’ho intuito dal fatto che volendo rinnovare la mia patente, mi ero recata di buon mattino alla scuola guida. Ma il mio karma non era affatto positivo pertanto, trovando chiuso, me ne tornavo dopo meno di un’ora con le pive nel sacco. Questo però non mi impediva di compiere uno dei miei riti quotidiani: la sosta all’edicola. Ebbene sì, perché io, famelica content, surfista del web, masticatrice di social user, sono un’innamorata della carta, financo della carta igienica. In realtà mi dovevo fermare anche perché il tabaccaio mi doveva una marca da bollo, ma è secondaria importanza. Mentre attendevo il vecchietto mi accorgo che alle mie spalle sta un giovanotto. Costui, appena si rende conto della mia presenza, posa goffamente la rivista che ha in mano e afferra al volo un numero di Cose di Casa occhennesò. Mi allontano di qualche passo, e il ragazzo tenta di riprendere il suo giornale ma… appena ritorno per prendere il resto eccolo che lo vedo seppellire ancora il suo cartaceo fra ” Gente In” e ” GuidaCucina” e arrossire come un peperone gratinato. Esco, prima che al poverino prenda un colpo e sia costretto ad acquistare un Cioè, e medito sul fatto che nonostante ci sia tanta liberalizzazione dei costumi, un uomo cerchi di nascondere le sue letture sconce in un’edicola manco fossimo ai tempi della Santa Inquisizione. Un po’ come quando da adolescenti si va nella farmacia più lontana del paese per comprare i preservativi, sperando di non incrociare nessuno. Oppure si manda l’amico. (Che poi l’amico rischia pure lui eh! ). Insomma, la vergogna è proprio una brutta bestia! Ed è la stessa vergogna che porta noi donne a nascondere la cellulite, ad urlare ” non aprire quella porta!” al tuo ragazzo quando sei coi bigodini in testa e la maschera al cetriolo. La vergogna: questa leva orribile che ci spinge a diete fameliche perché noi, alla prova costume con la panzetta, non ci vogliamo arrivare! Quella che ci fa balbettare davanti a uno/una che ci piace. Che ci rende un budino tremolino quando dobbiamo parlare in pubblico.
Soluzioni? Fregarsene. Prendetevi quello che volete, leggete quello che vi pare. Comprate i vostri preservativi. Vivete senza vergogna.
Ma forse detta così suona leggermente Hippy.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
E’ vero: in una società dove il sesso è l’argomento principale, vi sono ancora dei tabù. Però credo che da una parte sia una cosa buona… anche se più che essere pudici e finto buonismo.
in un momento di slancio disinibito potrei unire le due cose: comprare dei preservativi e leggerne le istruzioni per l’uso 😉
Dipende se ne hai il tempo… Mi auguro che per la seconda no! 😀
Parole sante. E per un volta: evviva la panzetta, i preservativi, le figuracce… insomma, le cose che danno un po’ di sale alla vita 🙂
Ps. davvero un bel blog, mi piace tantissimo quello che scrivi!
Grazie Beatrice! Sono passata dal tuo e con piacere noto che siamo sulla stessa onda! E poi io non posso abbandonare una ragazza che ha quattro gatti e vive nella mia splendida MilanoMonAmour! 🙂
🙂 sono contenta che ti sia piaciuta! sono nuovissima di questo mondo e sto prendendo un po’ le misure… i consigli sono quindi davvero ben accetti 🙂
a presto!