E’ passato qualche mese da quando la mia amica e collega Stefania Noce è stata brutalmente uccisa dall’ex fidanzato. Per molto tempo e tutt’oggi, il ricordo di Stefania mi ha accompagnato e da quando ho saputo della scomparsa di Vanessa Scialfa il mio pensiero è corso subito a quel tragico evento. Stamattina i giornali non lasciano dubbi: è stato il fidanzato ad uccidere Vanessa, forse dopo un futile litigio causato dalla gelosia. Guardo la foto di questa ragazzina di vent’anni che potrebbe essere la mia sorellina minore e mi chiedo quali accorgimenti stia prendendo la società per difendere le donne, le figlie, le madri, da questa schifosa violenza. La risposta è: nessuno. Tutte queste “morti rosa” non fanno rumore e fra qualche giorno passeranno in sordina sulle pagine dei giornali. Anche questa ragazza sarà un nome in un lungo elenco di nomi e la cosa che fa più male è pensare che il suo assassino fra qualche anno sarà a piede libero.
Vanessa, io non ti conoscevo, ma morire a vent’anni è ingiusto, e morire per colpa di chi abbiamo amato è crudele. Nessuno ha il diritto di togliere la vita, e nessuno ha il diritto di uccidere una donna solo perché è più debole, più indifesa, più fragile o più innamorata.
Se esiste un aldilà, un posto dove le persone possono incontrarsi, ecco, io spero che tu sia lì con Stefania e che la sua allegria e la sua bontà ti facciano sentire meno il dolore del distacco da chi ti voleva bene.
Vanessa Scialfa, 20 anni, uccisa dal fidanzato per motivi passionali.
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